“Abbiamo il diritto di esistere come comunità. E continueremo a difenderlo.”

Il 29 ottobre 2025 al 5th Meeting, 12th Session of the Expert Mechanism on the Right to Development delle Nazioni Unite, a Ginevra, José Roviro López, della Comunidad de Paz de San José de Apartadó (Colombia), ha portato la voce di chi resiste alla violenza, alla pressione delle imprese economiche e alla distruzione del territorio e della natura.
Roviro ha ricordato che il diritto allo sviluppo non può essere imposto dall’alto: nasce dalle comunità che difendono la terra, l’acqua, le sementi native, la memoria, l’educazione, la possibilità di vivere in Pace. Nonostante 28 anni di minacce e attacchi, la Comunità di Pace continua a costruire modelli alternativi di convivenza e agricoltura, lontani dalla logica della guerra e dello sfruttamento. Operazione Colomba accompagna la Comunità di Pace in Colombia da oltre 15 anni. Per ascoltare tutti gli interventi dell'incontro: https://webtv.un.org/en/asset/k1n/k1nkn3fy8z

Che cosa significa essere nella Comunidad de Paz come Paloma, accompagnante di Operazione Colomba?

Indosso la maglietta arancione e lascio me, non sono più io, divento simbolo.

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Di nuovo sulla strada che collega San José alla città di Apartadó viene alzata una corda che concede il passaggio solo a seguito del pagamento di un pedaggio con la promessa di usare i soldi raccolti per sistemare le condizioni della carreggiata ormai quasi impraticabile.

Metodo già applicato, promesse già fatte, parole già cadute nel vuoto in passato. Forse sintomo che il potere sul territorio è detenuto da qualcuno che lo ottiene con la forza senza rispettare alcuna legge che sia scritta o morale. Di fronte a questa imposizione ingiusta le persone acconsentono. Tutto continua come se fosse normale. C’è chi crede ancora alle false promesse, chi non vuole avere problemi, chi ha paura delle conseguenze, chi vuole sopravvivere.

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Dopo sei ore di cammino nel fango tra fiumi, pascoli, radure e foreste di una bellezza impossibile da spiegare arriviamo a La Esperanza. L’ultima volta in cui sono stata qui Nalleli era qui, ci aveva offerto il formaggio preparato da lei quella mattina.

Esito ad entrare.

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Occhi connessi

“È la brama della ricchezza che putrefà i cuori.
Non ci sono ideologie dietro alla guerra,
è il desiderio di ricchezza che muove verso la distruzione.”
Nominiamo le vite spezzate ogni giorno in Palestina
dalla Serranía de Abibe,
ai piedi di queste montagne,
circondate dalla selva,
di fronte a questa signora dalle lunghe trecce bianche,
i nostri occhi umidi si incontrano.
Occhi connessi con i cuori che lasciamo siano attraversati dal dolore di qui e di altrove, dolore altrui che facciamo nostro. Il dolore ci unisce, ci fa parte della medesima umanità. Le gocce delle lacrime scorrono sopra e dentro i nostri cuori. Li percorrono, li levigano, li elevano. Allontanano la putrefazione.

Erica

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