Situazione attuale
SIRIA
Nella seconda metà del mese si sono registrate diverse vittime tra i profughi sfollati nella regione settentrionale della Siria, particolarmente esposti alla forte ondata di maltempo che si è abbattuta come ogni anno sulla regione mediorientale. Diverse persone sono morte e altre sono in fin di vita per ipotermia nel nord-ovest della Siria e nella zona di Afrin, al confine con la Turchia, nonché nella regione a nord di Aleppo. Durante questo mese lo Stato Islamico è tornato al centro dell’attenzione dei media, con l’assalto alla prigione di Ghwayran nella città di Hassake nel nord-est della Siria, operato lo scorso 20 gennaio. Il carcere era considerato dall’Isis un obiettivo strategico, dal momento che nella prigione erano da anni detenuti molti suoi affiliati, tra cui minori, secondo alcune fonti. La prigione è stata ripresa dai combattenti curdo-arabi, con il sostegno dell’aviazione USA, una settimana dopo l’assalto. Secondo alcune fonti, nei primi otto giorni di combattimenti sono state uccise più di 332 persone, tra jihadisti, curdi e arabi anti-Isis, e civili.
Pochi giorni fa si è poi svolto un blitz delle forze speciali Usa, col fine di uccidere Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, giudicato direttamente responsabile del genocidio degli yazidi nel 2014. L’attacco avrebbe interessato il villaggio di Atmeh, vicino al confine con la Turchia, un'area costellata da campi profughi siriani. Numerose sarebbero le vittime anche tra i civili. Le identità dei jihadisti presi di mira dall’attacco non sono state comunicate prima di diverse ore dallo svolgimento dell’operazione.

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