Situazione attuale

Anche ad ottobre sono continuati numerosi gli sbarchi nelle isole dell’Egeo. Sono state registrate 233 imbarcazioni arrivate sulle coste greche, per un totale di 6.417 persone sbarcate. Rispetto a settembre 2023, si assiste a un decremento del 39,4%, ma la comparazione con il 2022 è sconcertante: rispetto ad ottobre 2022, gli arrivi sono aumentati del 287%.
Il report dell’ONG Aegean Boat Report riporta anche il crescente ricorso a pushback illegali; numerose persone hanno dichiarato all’Associazione di essere sbarcate sulle isole greche e poi forzatamente ricollocate sulle barche e respinte in mare in direzione delle coste turche.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

A inizio ottobre abbiamo salutato le ultime volontarie che sono rientrate in Italia, dopo aver dato un contributo prezioso nei mesi precedenti.
Uno degli ultimi impegni è stato aiutare uno dei ragazzi sopravvissuti al naufragio di Pylos a rimettersi in contatto con suo fratello, di cui non aveva più notizie da qualche giorno. Il fratello era in viaggio a piedi lungo la c.d. rotta balcanica, dalla Siria verso l’UE. Si erano persi i contatti mentre si trovava all’altezza della Bulgaria. Grazie alla collaborazione e all’amicizia con volontari e volontarie del Collettivo Rotte Balcaniche Alto Vicentino che opera in Bulgaria da giugno 2023, le volontarie sono riuscite a mettere in contatto il ragazzo con il fratello in Bulgaria, scoprendo che si era fermato per motivi di salute ed era stato soccorso da una famiglia bulgara. Poco tempo dopo, però, è stato rimpatriato in Turchia e successivamente respinto nuovamente in Siria.
Ottobre ci ha visti impegnati nella formazione dei tre nuove/i volontarie e volontari del progetto Corpi Civili di Pace, che partiranno a metà novembre per rimanere sul campo un anno. La formazione è stata un percorso importante non solo per permettere loro di partire con più consapevolezza, ma anche per ribadire i punti cardine del progetto in Grecia: condivisione, monitoraggio e denuncia delle violazioni dei Diritti Umani, lavoro di rete; questi sono i punti fondamentali che accompagneranno lungo questo anno e quelli a venire le persone che si impegneranno nel progetto in Grecia.

Situazione attuale

Il numero di persone in arrivo sulle isole dell’Egeo continua ad essere molto elevato: nell’ultimo mese sono state 10.593, quasi il doppio rispetto al mese di agosto. La situazione sulle isole risulta particolarmente critica e per questo proseguono i massicci trasferimenti di persone presso i campi situati sulla terraferma, nei quali si registra un conseguente aumento di tensione.
La conversione del campo di Ritsona in Closed Controlled Access Center (CCAC) è ormai completa: nella seconda metà di settembre sono stati attivati i tornelli che consentono l’ingresso e l’uscita delle persone solo mediante l’apposizione, presso gli appositi lettori, dell’impronta digitale e del documento attestante lo status di richiedente asilo.
L’avvio dell’anno scolastico ha messo in luce l’impossibilità per alcuni bambini residenti nei campi di accedere al diritto all’istruzione: presso il campo di Ritsona, per esempio, non è stato ancora attivato il servizio di autobus che permette il trasporto degli studenti presso gli istituti scolastici.
Si segnala inoltre che quaranta superstiti del naufragio di Pylos hanno presentato ricorso contro tutti i responsabili presso la Naval Court del Pireo, denunciando le violazioni commesse delle autorità greche nella gestione del naufragio e chiedendo un'indagine effettiva sulle circostanze nelle quali lo stesso si è verificato.

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Situazione attuale

Pare che la pratica illegale di pushback effettuata da parte della Guardia Costiera greca nelle acque dell’Egeo sia momentaneamente ridotta e ciò ha comportato un aumento degli arrivi sulle isole. Nell’ultimo mese la popolazione delle isole è aumentata di 2.975 unità: si tratta del numero più alto registrato dal giugno 2021. Le Associazioni con cui ci stiamo confrontando attribuiscono questo mutamento all’aumento dell’attenzione sul tema, a seguito del naufragio di Pylos.
Relativamente all’isola di Lesbo si registrano massicci trasferimenti di persone con risposta positiva alla domanda d’asilo dal campo di Kara Tepe alla terraferma; in particolare, molte delle persone vengono collocate presso il campo di Malakasa. Sempre in riferimento all’isola di Lesbo, a seguito della decisione definitiva del Consiglio di Stato greco, il nuovo campo di Vastria probabilmente non potrà essere aperto.
In seguito alla morte di 18 persone migranti nell'incendio della foresta di Dadia nel nord-est della Grecia, nella regione del fiume Evros, vicino al confine con la Turchia, il Primo ministro Mitsotakis ha accusato apertamente le persone in movimento e le ONG, ritenendole di fatto responsabili dell’incendio stesso.
Si riporta inoltre un ulteriore episodio di violenza presso il campo di Ritsona, dove nella notte tra il 12 e il 13 agosto quattro persone di nazionalità congolese sono state accoltellate.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

La presenza al campo di Malakasa prosegue sia con gli incontri con le persone sopravvissute al naufragio di Pylos, sia con chi è stato recentemente trasferito dall’isola di Lesbo. Si segnala che anche al campo di Malakasa le persone che hanno ottenuto risposta positiva alla domanda d’asilo sono escluse dalla distribuzione di cibo. Per questo motivo si è provveduto, in un’occasione, a portare loro alcune buste con dei viveri.

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Situazione attuale

Nel mese di luglio 2023 l'evoluzione dei flussi migratori in Grecia è stata fortemente legata al naufragio del peschereccio Adriana del 14 giugno a Pylos, in cui più di 600 persone hanno perso la vita. Le procedure per il rilascio dei passaporti per i sopravvissuti alla tragedia proseguono a ritmi più spediti della norma. Questa rinnovata operatività e propensione a una corretta gestione delle persone che giungono in Grecia da parte delle autorità si riscontra anche analizzando i dati relativi agli arrivi e ai pushbacks. Sono giunte sulle coste greche 92 imbarcazioni con un totale di 2579 persone a bordo, un incremento del 262% rispetto a luglio 2022 e del 160% rispetto a giugno. Contestualmente, i migranti recuperati nel mar Egeo a seguito di pushback eseguiti con zattere di gomma sono stati 84, su 5 zattere. In confronto, nello stesso mese dell'anno precedente si contavano 1200 persone su 65 zattere. Il quadro di iniziale cambiamento di scenario appena descritto va, con ogni probabilità, letto come conseguenza della tragedia di Pylos. L'evento nefasto ha riattratto sulla Grecia il pressing mediatico e quello istituzionale. Nello specifico, a seguito delle violazioni dei Diritti Umani e del Diritto internazionale perpetrate dal Governo greco, si sono create le condizioni affinchè Frontex si possa appellare all'articolo 46 del proprio statuto. In generale ci sono possibilità che l'agenzia interrompa le proprie operazioni in Grecia o che sospenda il supporto alla flotta greca. Ciò comporterebbe estreme difficoltà per la Grecia nella gestione dei flussi migratori.

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Situazione attuale

La notte tra il 13 ed il 14 giugno al largo di Pylos, nelle acque dell’Egeo, è naufragata un’imbarcazione partita da Tobruk, in Libia, che trasportava circa 750 persone verso le coste italiane. I 104 superstiti – uomini siriani, egiziani, palestinesi e pakistani – sono stati soccorsi al porto di Kalamata, nel Peloponneso, e poi trasferiti al campo di Malakasa per l’identificazione e la registrazione della domanda d’asilo. Mentre i dati e le voci dei superstiti sembrano indicare un certo grado di responsabilità delle autorità greche nell’accaduto, al termine delle operazioni di ricerca sono stati recuperati solo 82 corpi, non tutti identificati. Nel caos informativo, i familiari di vittime e dispersi restano in perenne attesa di risposte. La memoria dell’accaduto, intanto, resta forte anche tra i superstiti, che hanno ricordato i compagni di viaggio nel giorno dell’Aid al-Adha.
Nonostante le proteste che, dopo il naufragio, hanno affollato le strade di Atene e Salonicco, il secondo turno delle elezioni parlamentari del 25 giugno ha confermato la vittoria del Primo ministro uscente Mitsotakis, che con il suo partito Nea Dimokratia ha ottenuto la maggioranza assoluta di 158 seggi su 300.
I monitoraggi effettuati, in particolare presso i campi di Ritsona e Schisto, confermano la rapida conversione degli stessi in Closed Controlled Access Center (CCAC).

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