Agosto 2025

Situazione attuale

Siria

Secondo quanto reso pubblico dall’UNHCR, ad oggi sono circa 1,7 milioni i siriani “sfollati interni” che sono potuti ritornare nelle proprie zone di provenienze.

Sono circa 850.000, invece, i siriani ritornati dai Paesi limitrofi, di cui circa 400.000 dalla Turchia e 200.000 dal Libano.

Per quanto riguarda il supporto alla ripresa del Paese, gli investimenti maggiori, tendenzialmente privati, stanno provenendo da Qatar, Arabia Saudita e USA e riguardano soprattutto infrastrutture strategiche quali aeroporti, porti e approvvigionamento di risorse per alimentare il fabbisogno energetico. Tuttavia, sono crescenti le apprensioni per l’entourage di persone che rivestono ruoli chiave nella gestione della conclusione di accordi economici importanti per affrontare questioni cruciali per tutta la popolazione siriana.

Continuano le incursioni e le occupazioni di porzioni di territorio siriano da parte dei soldati israeliani nei pressi del monte Hermon e nella zona di Quneitra, nel sud del Paese, dove vengono creati check-point e vengono effettuati raid che sconvolgono le comunità locali colpite.

 

Libano

All’inizio di agosto il Governo libanese ha approvato, per la prima volta dopo il 2006, un piano volto a disarmare Hezbollah. Il piano, proposto da Washington, prevede la consegna delle armi entro il 2025, il ritiro di Israele da 5 postazioni militari ancora occupate nel sud del Libano e nuovi aiuti e addestramento per l’esercito libanese per rafforzare il suo ruolo come unico attore armato legittimo. Quattro ministri sciiti hanno abbandonato la riunione di gabinetto in segno di protesta, definendolo un atto imposto dagli Stati Uniti e Israele e minacciando di ignorarne l’esistenza.

Il 21 agosto è partito il programma di disarmo dei campi profughi palestinesi, a partire da Burj al-Barajneh. Si tratta di un gesto simbolico e politico che segna la volontà dello Stato di recuperare autorità anche su queste aree.

Analogamente a questi sviluppi politici, il 28 agosto l’ONU ha votato all’unanimità per un’ultima estensione della missione UNIFIL, portandone la scadenza al 31 dicembre 2026. Da quella data inizierà un periodo di recesso graduale e sicuro della missione per circa un anno.

Infine, continua il piano di assistenza per il ritorno volontario dei rifugiati siriani supportato da UNHCR e IOM, il quale prevede incentivi economici (100 USD a persona in partenza e 400 USD a famiglia una volta arrivati in Siria) ed esenzioni da multe o divieti di ingresso. Il programma è iniziato ufficialmente il 1° agosto ed attualmente è programmato fino al 30 settembre.

 

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

Dopo l’avvicendamento di alcuni volontari/e, il gruppo ha passato le prime due settimane di agosto in Libano, continuando le visite alle famiglie che si conoscono e aiutandole in alcuni spostamenti verso l’ospedale. Sono stati incontri molto belli ed intensi dove tra giochi con bambini e pasti condivisi, gli adulti spesso raccontavano delle loro incertezze attuali e di come vedono la situazione in Siria. Molti vorrebbero tornare ma l’assenza di case in cui vivere e la difficoltà di trovare lavoro rendono un possibile rientro ancora lontano.

In generale le difficoltà economiche sono sempre quelle più persistenti. 

Nelle ultime due settimane del mese, invece, i volontari e le volontarie sono tornate in Siria ed hanno incontrato attivisti, giornalisti, rappresentanti di Istituzioni religiose e famiglie di varie religioni. Il viaggio è stato itinerante: sono stati a Damasco, al monastero di Der Mar Mousa, Homs e Qusayr. L’obiettivo rimane quello di aiutare nella riconciliazione e nel ricucire il tessuto sociale con la volontà di partire proprio da Qusayr. Sono continuate le perlustrazioni per trovare una casa ed è stata avanzata la richiesta formale per avere l’autorizzazione a partire con le attività che si vogliono realizzare (dedicate soprattutto ai ragazzi e ai giovani).

I volontari/e hanno anche partecipato alla pulizia di alcuni spazi pubblici organizzata da un’Associazione amica.

A fine mese sono rientrati in Libano con l’idea di tornare in Siria appena possibile.