Marzo 2025

Situazione attuale

Nel mese di marzo Aegean Boat Report ha registrato l’arrivo di 1.911 migranti sulle coste greche ed ha riportato che la guardia costiera turca ha intercettato 61 imbarcazioni, bloccando un totale di 1.379 persone. La stessa ONG ha poi segnalato il respingimento illegale di due imbarcazioni, con a bordo 55 persone, che avevano già raggiunto le acque greche.

Sul versante politico, la lotta all’immigrazione illegale e l’aumento dei respingimenti sono diventati il cavallo di battaglia del neoeletto Ministro per l’immigrazione Makis Voridis, che promette una stretta anche sulla gestione dei migranti legalmente residenti nel Paese.

In questo contesto, la delibera del Consiglio di Stato greco di annullare una precedente decisione ministeriale che designava la Turchia come “Paese terzo sicuro” per le persone provenienti da Siria, Afghanistan, Somalia, Pakistan e Bangladesh è stata accolta dai Difensori dei Diritti Umani come un importante passo avanti.

Tuttavia, la situazione nei campi resta allarmante. In particolare, a Ritsona, l’isolamento prolungato del campo continua a limitare l’accesso ai servizi essenziali, rendendo difficile per i residenti raggiungere l’ospedale. Sono stati registrati numerosi casi di persone con gravi patologie, bisognose di cure settimanali, impossibilitate a raggiungere l’ospedale e costrette a sostenere da sole le spese di trasporto.

A livello internazionale, la nuova regolamentazione proposta dalla Commissione Europea per facilitare l’espulsione dei migranti irregolari, la sospensione del diritto d’asilo per i migranti provenienti dalla Bielorussia decisa dalla Polonia e la conversione dei centri in Albania in Centri per il Rimpatrio, voluta dal Consiglio dei Ministri italiano, riflettono un clima di crescente ostilità verso le persone in movimento.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

Nel mese di marzo i/le volontari/e hanno continuato le attività fuori dai campi di Ritsona e Malakasa. L’inizio del Ramadan è stata una preziosa occasione per vivere momenti di profonda condivisione, arricchiti dallo scambio delle proprie origini e culture.

In particolare fuori dal campo di Malakasa è stato possibile spezzare il digiuno nel momento dell’Iftar insieme ai nostri amici, condividendo momenti di felice convivialità. A Ritsona, i volontari hanno organizzato diverse attività per i bambini. Tuttavia, l’inizio della costruzione di una nuova industria nel campo dove prima si svolgevano le attività, ha reso più difficile l’incontro con le famiglie, costringendo molte organizzazioni a spostarsi ancora più lontano rispetto al campo.

I volontari hanno continuato a svolgere accompagnamenti in ospedale e aiutare i residenti del campo a prenotare appuntamenti sanitari. Si è continuato a seguire inoltre la famiglia del piccolo H., la quale ha ricevuto la diagnosi ufficiale della malattia del bambino, per la quale sembra non esserci una cura. Ci si accorge dell’importanza di semplicemente esserci e attutire le difficoltà e frustrazioni di muoversi in un sistema estraneo.

Ad Atene, si è vissuto momenti di vicinanza attraverso l’organizzazione di uscite e cene, creando occasioni di dialogo in cui le persone hanno potuto esprimere le proprie difficoltà e speranze per il futuro. Ci si rende conto di quanto sia importante condividere con loro momenti di normalità, che rivelano la loro profonda umanità e forza in un sistema che tende sempre più a disumanizzare.