Situazione attuale
Dal report di gennaio della ONG Aegean Boat Report, che monitora la situazione degli arrivi via mare sulle isole greche, emerge che nel mese di gennaio gli arrivi sono diminuiti del 16,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La ONG ha registrato anche a gennaio numerosi pushback, pratica illegale secondo il diritto internazionale. In particolare la ONG ha registrato 14 pushback messi in atto dalla Guardia Costiera greca, per un totale di 457 bambini, donne e uomini respinti mentre tentavano di raggiungere le isole greche. Lo stesso Report dichiara che queste pratiche avvengono dietro gli ordini del governo greco e senza reazioni da parte dell’Unione Europea.
La maggior parte dei richiedenti asilo non ha abbastanza conoscenze giuridiche sul funzionamento del processo di riconoscimento dello Status di rifugiato e quindi fatica a far valere i propri Diritti.
Inoltre continuano le difficoltà per le persone siriane di vedere accolta la loro domanda di protezione a causa della situazione politica molto precaria in Siria: l'attesa per le interviste si è allungata notevolmente, anche fino a 11 mesi.
Questo malessere generale è stato il motore per una protesta che si è svolta nei pressi del campo di Malakasa e di Schisto, organizzata spontaneamente dalle persone che soggiornano nel campo stesso.
Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie
Nel mese di gennaio Anna ha fatto ritorno in Italia e dopo alcune settimane sono arrivati due nuovi volontari, Giulia e Andrea.
Nel campo di Ritsona, anche in questo mese, ci sono stati diversi episodi di violenza e di abusi. Le persone raccontano di un ambiente dove le donne non si sentono libere e tranquille di girare da sole, dove anche i bambini e le bambine sono spesso vittime di molestie e dove tutti vivono un clima di tensione. Un padre racconta ai volontari che non intende lasciare il campo durante il giorno per andare a lavorare, dal momento che è l’unico responsabile di sua figlia di 11 anni e teme per la sua incolumità.
A seguito della poca presenza di Associazioni e al fine di sopperire alla mancanza di servizi da parte del governo, i volontari hanno coordinato una distribuzione insieme all’Associazione Love Without Borders per rispondere ad alcune richieste delle persone che vivono a Ritsona. Sono stati consegnati medicinali, vitamine, trappole per topi e libretti informativi per i richiedenti asilo.
Inoltre, a gennaio nei campi di Ritsona e di Malakasa, è stata organizzata un’attività di circo sociale insieme ad Elio, un ragazzo italiano che, itinerante da qualche mese sulla rotta balcanica, porta momenti di gioco alle persone in movimento. Elio è riuscito a divertire e a stupire i bambini e a far tornare piccoli gli adulti, cancellando le barriere tra le diverse culture presenti nei campi.
Nel corso del mese i volontari hanno accompagnato alcune famiglie in diversi ospedali. Ci si accorge delle difficoltà che sperimentano le persone migranti con barriere linguistiche nell’affrontare questioni mediche complesse, in un sistema sanitario per loro nuovo. Fortunatamente ad Atene sono presenti organizzazioni che forniscono interpreti per le visite mediche, in particolare l’IOM, Medici Senza Frontiere e la Croce Rossa. Grazie all’aiuto dei traduttori, la distanza fra pazienti e professionisti sanitari risulta ridotta, tuttavia rimangono una serie di ostacoli: la mancanza di trasporto tra campi e ospedali, l’impossibilità di prenotare esami per difficoltà linguistiche e, talvolta, la necessità di mediatori culturali per la comprensione effettiva delle diagnosi.