Situazione attuale
Il 5 giugno sarà da ricordare come una data storica per la Comunità di Pace e per tutte le organizzazioni che da quasi trent’anni l’accompagnano nel cammino di resistenza e resilienza. A Bogotà infatti, nella Plaza de Armas, si è svolto l’atto pubblico di riconoscimento di responsabilità internazionale e scuse pubbliche da parte del Presidente della Repubblica di Colombia, Gustavo Petro Urrego, per i crimini commessi contro la Comunità di Pace di San José de Apartadó.
È stato riconosciuto il fondamentale lavoro della Comunità di Pace nella costruzione della sovranità, della pace e del disarmo civile, e il fallimento dell’apparato giuridico nell’investigare i crimini perpetrati dallo Stato colombiano contro di essa. Un momento di forte emozione avvenuto in presenza del corpo diplomatico accreditato in Colombia, di alcuni Ministri del gabinetto e di molte associazioni internazionali e non, che lavorano per la difesa dei Diritti Umani, tra le quali il Tribunale Permanente dei Popoli, la Rete Flamenca di solidarietà con la CdP, Tamera ed il Collettivo MemoriaViva oltre che alle tre organizzazioni di accompagnamento internazionale sul campo: Operazione Colomba che ha ricevuto per l’occasione la visita della rappresentante permanente dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII presso le nazioni Unite a Ginevra, FOR Peace Presence/ Ifor Austria e Peace Brigades International.
Un grave fatto che ha scosso il mondo politico è stato l’attentato avvenuto il 15 giugno contro il candidato presidenziale e senatore del Centro Democratico, Miguel Uribe Turbay, durante un comizio nei pressi di Bogotà. L’uomo, che versa in gravi condizioni, è stato colpito da diversi proiettili. Come riportato da El País, la Fiscalía de Colombia continua il processo investigativo
La situazione di insicurezza e gli attacchi dei gruppi armati illegali continuano a scuotere la Colombia con una scia di morti, feriti e sfollati. Uno degli attacchi più gravi è avvenuto nel Valle del Cauca e in Antioquia dove sono state uccise 8 persone di cui tre agenti di polizia, mentre altre 28 sono rimaste ferite a causa di almeno 24 attacchi violenti avvenuti per mano della dissidenza delle FARC di Ivan Mordisco.
Nella regione del Guaviare, invece, più di 30.000 persone sono rimaste confinate a causa di un “sciopero armato” indetto sempre dalla dissidenza delle FARC creando una vera e propria crisi umanitaria.
Sono stati assolti gli 11 contadini di Jericó accusati di sequestro semplice, furto aggravato e lesioni personali contro l’impresa multinazionale AngloGold Ashanty: “Il nostro unico crimine è prenderci cura dell'acqua”. L'Organizzazione delle Nazioni Unite in Colombia ha rilasciato una dichiarazione dello stesso tenore: “Chiediamo alle autorità di rispettare il giusto processo e le garanzie dei Diritti Umani nel caso degli 11 leader contadini che difendono l'ambiente”. La difesa legale degli ambientalisti insiste sul fatto che non è stato commesso alcun reato. "Qui si sta perseguitando la protesta sociale dei contadini. È una strumentalizzazione del diritto penale. Non può essere usato per attaccare la parte più debole di un conflitto socio-ambientale", afferma Claudia Serna, avvocato della Corporación Jurídica Libertad e difensora dei leader contadini.
Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie
Nel mese di giugno il lavoro di accompagnamento protettivo di Operazione Colomba ha impegnato i volontari e le volontarie nel monitoraggio e nella presenza soprattutto nella proprietà terriera collettiva Aldea de Paz Luis Eduardo Guerra nel villaggio di Mulatos e nella proprietà terriera nel villaggio di Resbalosa dove la Comunità di Pace ha denunciato, lo scorso 13 giugno, il passaggio di un gruppo armato illegale nella sua proprietà.
Oltre al continuo impegno per la preparazione dei terreni per le nuove semine di riso e mais, la Comunità di Pace si è ritrovata nelle prime ore della mattina del 27 giugno intorno alla tomba di Eduard Lanchero per celebrare il tredicesimo anno dalla sua scomparsa avvenuta per una grave malattia nel 2012. Eduard, ricordato dalla gente come un leader illuminato e profetico, aveva partecipato attivamente alla costruzione della Comunità di Pace, aiutando a costruire le basi ideologiche e pratiche della resistenza e resilienza della Comunità di Pace così come oggi si conosce. Un atto di memoria ed affetto verso un uomo che ha scelto senza esitare di difendere i valori morali ed umani della Comunità di Pace sino a poter dare la vita per essa.
Diamo infine il benvenuto a Sofia che inizia il suo cammino in terra colombiana.