Situazione attuale
La delegazione del governo colombiano impegnata nel dialogo di pace con la guerriglia dell'ELN ha emesso a fine mese un comunicato, dopo l’ultima riunione sostenuta dalle due parti dal 19 al 25 novembre a Cuba, in cui si annuncia un nuovo incontro a gennaio 2025 per valutare lo sviluppo degli accordi, il loro adempimento, la continuità del cessate il fuoco e la maggiore partecipazione della società nella costruzione del processo di pace.
L'annuncio è avvenuto dopo un fine settimana in cui ci sono stati due attacchi esplosivi nella regione di Arauca, tra cui uno alla base militare di Puerto Jordán, entrambi attribuiti all'ELN.
Si è conosciuto a fine mese il comunicato emesso dalle organizzazioni guerrigliere Comandos de la Frontera – Ejército Bolivariano (CDF - EB) e la Coordinadora Guerrigliera del Pacífico (CGP) che hanno informato della rottura con Iván Márquez, leader del gruppo dissidente delle estinte FARC-EP autodenominato Segunda Marquetalia. Le due organizzazioni guerrigliere hanno riaffermato il loro impegno nel continuare con i dialoghi di pace con il governo nazionale. Armando Novoa, capo negoziatore del governo nazionale, ha segnalato che lo Stato ha anch’esso la volontà di continuare con i dialoghi di pace con queste due strutture e ha confermato che il governo al momento non darà per terminato il tavolo di dialogo con Iván Márquez.
Uno studio della Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP), reso pubblico in questo mese, ha documentato in quale contesto operarono le Convivir (cooperative di sicurezza private) e come condussero operazioni di sterminio contro civili e gruppi politici di sinistra. Dopo aver incrociato tutte le informazioni sulle genesi delle Convivir e la loro ubicazione nelle regione dell’Urabá Antioqueño e Cordoba, la JEP ha eseguito un lavoro di georeferenziazione di queste cooperative, degli accampamenti paramilitari e dell’ubicazione di battaglioni e brigate dell’esercito colombiano in questa regione. La conclusione è che la maggior parte di questi gruppi operarono congiuntamente.
La JEP ha accreditato in maniera collettiva 90 abitanti del villaggio di San José de Apartadó per partecipare al caso 04 che indaga sulla situazione territoriale nella regione di Urabá. Le persone hanno fornito informazioni sui molteplici atti di vittimizzazione, tra i quali omicidi, massacri, assassini di leader della comunità, sfollamenti forzati e incendi di proprietà.
Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie
Nuove preoccupanti minacce di morte sono continuate ad arrivare anche in questo mese alla Comunità di Pace di San José de Apartadó. Preoccupa anche la denuncia pubblicata dalla CdP a inizio mese sulla presenza di persone armate molto vicino alle proprietà private de La Roncona e La Holandita dove risiedono anche i volontari e le volontarie di Operazione Colomba. Sono continuate quindi intensamente le attività di accompagnamento protettivo per permettere alla Comunità di Pace il proseguo dei lavori sul campo che in questo mese si sono concentrate principalmente nella raccolta del riso e del mais. Durante la prima settimana di novembre si è svolto l’importante evento della Universidad Campesina de la Resistencia che fa parte della storia della Comunità di Pace in cui, da decenni, vengono offerti momenti di confronto e di strategia di analisi politica insieme a personalità, organizzazioni e comunità locali e internazionali. L’incontro si è focalizzato sulla difesa della vita, il territorio e l’ambiente. Nel confronto con le diverse realtà presenti si è parlato dell’autonomia alimentare, dei Diritti delle comunità contadine, indigene e afrodiscendenti a rimanere sulla propria terra, e di come proteggere le ricchezze naturali minacciate dai progetti minerari nel territorio. Il tutto abbellito da momenti di musica e di teatro. Un momento emotivamente molto forte all’interno di questo evento è stata la marcia che si è svolta dalla Comunità di Pace al centro abitato di San José per ricordare le giovani vite di Nalleli e Edinson spezzate dalla cieca violenza lo scorso 19 marzo. Durante la camminata si è svolto anche un rituale per la protezione dell’acqua da parte di Rajendra Singh che nel 2015 si è aggiudicato lo Stockholm Water Prize, il premio per gli studi sull’acqua più prestigioso al mondo. Sempre durante la marcia sono state intitolate due aree naturali protette nei dintorni della proprietà terriera La Holandita, una in onore a Paulo Melet, figura scomparsa alcuni anni fa che ha dato avvio al commercio fairtrade del cacao a coltivazione biologica della Comunità di Pace con l’azienda inglese Lush e un’altra area intitolata a Cecilia Zarate e Frans Van Olmen, due persone che accompagnano la CdP da moltissimi anni.
Diamo infine il benvenuto a Emanuele per il suo cammino di condivisione nella Comunità di Pace.