Situazione attuale
E’ stato un altro mese sicuramente difficile per il percorso di realizzazione del progetto “Paz Total” voluto dal Governo Petro, attraverso il quale si sta provando a trovare un accordo con la guerriglia dell’ELN e una forma di sottomissione alla giustizia per gli altri gruppi armati illegali, tra cui le Autodefensas Gaitanistas de Colombia (AGC).
Ed è proprio all’inizio di marzo che Alias Siopa, secondo comandante delle AGC, è stato ucciso nei pressi di Dabeiba in Antioquia. Secondo le notizie riportate sarebbe stato assassinato dagli stessi appartenenti alle AGC, dopo essere risultato disperso per due settimane.
Nelle settimane successive, le notizie positive rispetto all’avanzamento del dialogo e degli accordi per un cessate il fuoco tra il Governo e l’ELN si sono alternate a quelle che parlavano di paurosi passi indietro. All’inizio del mese, infatti, le AGC avevano annunciato con un comunicato ufficiale di volersi aggiungere al tavolo dei negoziati per la ricerca della Paz Total, accettando così la condizione di cessate il fuoco bilaterale. Sull’altro fronte, sembrava avanzare anche l’agenda tra il Governo e l’ELN, dato che l’accordo sul cessate il fuoco non era ancora stato ottenuto alla fine del secondo ciclo di trattative avvenute in Messico. Poche settimane dopo, però, si sono verificati disordini in Antioquia, nel Bajo Cauca e nel Chocò, in seguito a uno sciopero di alcuni minatori che, secondo il Ministro della Difesa Ivan Velasquez, erano manovrati dalle AGC. Di conseguenza, il Presidente Petro ha rinnovato la massima allerta delle forze dell’ordine fino alla ripresa delle operazioni militari contro le AGC, sospendendo così il cessate il fuoco bilaterale.
E anche il dialogo con l’ELN sembra proseguire con fatica, a causa delle attività illegali di questo gruppo in varie aree del Paese tra cui il terribile attentato in cui, nel Catacumbo, hanno perso la vita 9 soldati. Nonostante il Presidente Petro abbia reiterato la notizia della prosecuzione dei colloqui di pace con l’ELN, soprattutto in vista di un cessate il fuoco, la situazione rimane critica.
Anche questo mese si sono verificati omicidi selettivi. In particolare, segnaliamo l’uccisione di Nestor Yesid Martinez Pinto, funzionario della Defensoria del Pueblo, ucciso a Rioacha dove lavorava per la protezione dei Diritti Umani delle Comunità afro e indigene de La Guajira. Secondo i dati della Commissione Colombiana di Giuristi (CCJ), nei primi due mesi di quest’anno, sono state assassinate 20 persone tra difensori dei Diritti Umani e leader sociali. Da qui è partita la richiesta di varie organizzazioni sociali affinché l’implementazione dell’Accordo di Pace venisse accelerata. Inoltre, attraverso il Rapporto Annuale dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani sulla Colombia, sono state esplicitate varie raccomandazioni al Governo che mirano allo sviluppo di tutti i punti previsti dall’Accordo, soprattutto quelli riguardanti il rafforzamento delle misure adottate nei territori più colpiti dalla violenza, l’accesso alla terra e la protezione dei difensori dei Diritti Umani.
Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari
Dal 1997 marzo è uno dei momenti più significativi per la Comunità di Pace in quanto, il 23 di questo mese, ricorre la nascita dell’esperienza di vita e di resistenza dei suoi membri.
Ventisei anni di ricerca di libertà nella propria terra e per le proprie famiglie. Anche quest’anno, quindi, si è svolta la festa per il Compleanno di questo coraggioso gruppo di contadini e contadine che, per decenni, hanno sfidato perverse logiche di mercato, dando spazio alle attività agricole e all’autosufficienza alimentare. Ventisei anni di violenze e minacce, ma soprattutto ventisei anni di azione nonviolenta e costante costruzione di pace.
La mattina precedente al 23 marzo si è, inoltre, svolta una marcia lungo il fiume che lambisce i villaggi da San José sino alla città di Apartadó. Da alcuni mesi, questo corso d’acqua viene “minacciato” da opere di scavo e raccolta di materiali per l’edilizia. La preoccupazione della Comunità per la salvaguardia dell’ambiente e la cura delle fonti idriche è una delle bandiere per la lotta al cambiamento climatico.
Passo dopo passo, con i loro striscioni inneggianti alla cura della madre Terra, i membri della Comunità hanno risalito il fiume tra canti e messaggi di rispetto alla vita, qualunque essa sia.
Nel giorno del Compleanno, la festa è stata una gioia, a iniziare dalla cucina che ha sfornato, con l’aiuto di tutti, i cibi tipici a base di mais e formaggio, arricchiti dalle nuove e tradizionali ricette del gruppo Pan Rebelde, presente tra gli ospiti per l’occasione.
Giochi, teatro, musica e la condivisione di speranze, tra memoria passata e progetti presenti e futuri, hanno fatto da contorno alla giornata, terminata con balli e sorrisi.
I gruppi internazionali, ospiti all’evento, sono stati omaggiati dalla Comunità con svariati prodotti locali in segno di rispetto per il lavoro congiunto nella difesa della vita dei leader ambientali e sociali.