APPROFONDIMENTO CONTESTO
La “Ley de Víctimas y Restitución de Tierras” rimane un tema di estrema importanza nella stampa colombiana. Da mesi raccogliamo articoli e dichiarazioni che pongono due tesi ben distinte. Da un lato le dichiarazioni del presidente Juan Manuel Santos e del suo governo che si professa orgogliosamente impegnato nel processo di restituzione delle terre, dall'altro la voce della stampa che riporta di leader uccisi e contadini minacciati da uomini armati, costretti a firmare documenti per rinunciare alle terre.
SITUAZIONE ATTUALE - CONDIVISIONE E LAVORO - VOLONTARI
Nel mese di luglio i volontari di Operazione Colomba sono stati impegnati in due accompagnamenti, uno nell'area di Cordoba e uno nelle veredas di Mulatos e Resbalosa.
All'inizio del mese siamo partiti per Puerto Nuevo, vereda ubicata sulla ripresa di Urrà in Cordoba, dove ci siano fermati per due giorni e abbiamo consegnato dei giochi e materiale scolastico fornita dall'organizzazione Juegos de Palabras.
Abbiamo consegnato al professore della vereda una scatola di giochi da tavolo, bambole, camioncini ecc. da custodire nella scuola. Fin da subito i bambini si sono dimostrati molto entusiasti ed insieme ai volontari si sono divertiti giocando. L'accompagnamento è poi proseguito verso l'Alto Joaquin, vereda immersa nella verde selva, dove la famiglia locale sempre aspetta i volontari con grande gioia.
La permanenza di due giorni si è svolta nella totale tranquillità e si è conclusa con una cena italo-colombiana a base di pasta e chocolo (mais ancora non maturo, delizioso!).
Dopo essere rimasti alcuni giorni a San Josesito i volontari sono stati impegnati in un altro accompagnamento, aspettando l'arrivo di Marco e Sara. La comunità stessa ha richiesto un monitoraggio dell'area della Resbalosa e Mulatos che non visitavamo da quasi tre mesi a causa della situazione complessa della vereda “Esperanza” che ha richiesto una presenza costante e prolungata da parte di tutti i gruppi internazionali.
Dopo il lungo cammino alla volta della Resbalosa abbiamo trascorso giornate serene, in parte continuando il progetto della “Mula biblioteca” con la proposta all'insegnante di visionare alcuni testi di didattica e consegnando ai bambini alcuni libri donati loro attraverso l'associazione “ Juegos de palabras”.
Dopo tre giorni abbiamo raggiunto Mulatos. Non c'erano molte famiglie presenti ed il tempo lo abbiamo dedicato maggiormente a vari passatempi nella nuova biblioteca. Tutto è apparso relativamente tranquillo, anche se la gente racconta che nell'area continuano ad essere presenti sia gruppi paramilitari che guerriglieri e i possibili combattimenti tra le due fazioni e rende ancor più instabile la situazione.
Con la partenza di Irene e Francesco, che ci hanno accompagnato per tre mesi e che ringraziamo molto, anche Alice e Monica hanno lasciato alcuni giorni la Comunità per raggiungere Bogotà dove, con Marco e Sara, sono stati fatti alcuni incontri istituzionali. Monica è poi ritornata in Italia per il suo mese di stacco, la ringraziamo per essere sempre con noi anche quando è dall'altra parte dell'oceano.
Nel primo giorno di rientro a San Josecito i volontari hanno visitato alcune famiglie tra cui quella Juan Gabriel, un ragazzo di poco più di vent'anni che da circa dieci, non si sa se in seguito ad una caduta o ad una malattia infettiva, ha sviluppato una grave forma di tetraplegia. Costretto su una sedia e impossibilitato a muoversi e a parlare, Juan Gabriel è di fatto totalmente dipendente dalla madre, la quale si è sempre dimostrata restia o impossibilitata a coinvolgere il figlio nelle attività scolastiche o a fargli intraprendere un percorso di recupero fisico. Juan Gabriel pare rispondere agli stimoli visivi e uditivi, talvolta con un sorriso, altre girando il capo in direzione di chi gli sta parlando.
Marco starà con noi per alcune settimane, mentre Sara e Alice si fermeranno fino a fine agosto.