C/S: Condanna del fenomeno della vendetta di sangue e Appello alla giustizia statale

Comunicato Stampa - Albania

Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, prende atto della condanna di Lazer Qukaj a 21 anni di carcere per il tentato omicidio di Nik Prroj e chiede giustizia per gli omicidi di Kole e Marie Qukaj.
Operazione Colomba riconosce l'impegno delle istituzioni giudiziarie nella lotta al fenomeno delle vendette di sangue, attraverso l'applicazione delle leggi in vigore, e fa loro appello affinché anche i responsabili per l'omicidio di Marie e Kole Qukaj vengano sottoposti alla giustizia.
La vendetta di sangue viene spesso praticata come forma di giustizia privata nei casi in cui la giustizia statale non raggiunge il suo scopo. Si richiede quindi che la giustizia faccia il suo corso affinché si possa favorire la cessazione delle ostilità tra la famiglia Qukaj e la famiglia Prroj.

La vicenda riguarda una faida tra il fis Qukaj e il fis Prroj che dal 2010 ha fatto diverse vittime: tre morti, un ferito e i relativi parenti coinvolti (bambini, donne e uomini).

L'8 luglio 2010, Gjokë Qukaj viene condannato per l'omicidio di Ndoc Prroj, atto avvenuto in seguito ad un contenzioso su un canale d'acqua. Il 14 giugno 2012, la minorenne Marie Qukaj, e suo nonno Kole Qukaj, zio di Gjokë, vengono uccisi.
Il coinvolgimento di un'adolescente minorenne nella faida di sangue scosse l'opinione pubblica, provocando manifestazioni in tutto il paese.
Secondo le fonti mediatiche, le indagini di Polizia hanno imputato gli omicidi di Kole e Marie alla famiglia Prroj, interpretandoli come atti compiuti per vendicare la morte di Ndoc Prroj.
Ma dalle fonti ufficiali non si registra alcuna condanna nei confronti del/i presunto/i colpevole/i. Il 9 aprile 2014, Lazer Qukaj e suo fratello Gjergji Qukaj, figli di Kole e zii di Marie, vengono arrestati per il tentato omicidio di Nik Prroj, membro della famiglia Prroj.
Il 24 aprile 2016, Lazer Qukaj viene condannato a 21 anni di carcere per il tentato omicidio legato a motivi di vendetta di sangue.