Oggi abbiamo presentato la Proposta di Pace a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
NOI SIRIANI
“Siamo fuggiti dalla Siria, il nostro Paese, perché non volevamo uccidere, né essere uccisi, abbiamo pagato un prezzo enorme per la nostra libertà, desideriamo vivere liberi e con dignità. E vogliamo tornare in pace nella nostra Patria”.
Così Abu Rabia, amico siriano, a Trento da un paio di anni grazie ai Corridoi Umanitari, insieme a tante persone che hanno aperto una strada dove prima non c'era. Ma come tante persone che hanno perso tutto e sono ricche solo della propria umanità, i nostri amici siriani hanno deciso di pensare in grande e hanno scritto una Proposta di Pace per la Siria.
Insieme, raccogliendo le parole e i desideri di tornare a casa di tanti, abbiamo pensato alla creazione di Zone Umanitarie in cui non possano avere accesso eserciti e gruppi armati e una pace che definisca responsabilità e costruisca una Siria per chi non vuole la violenza.
L'idea di partenza è semplice e nuova:
"Perché al Tavolo dei negoziati siedono solo rappresentanti di chi partecipa alla distruzione del nostro Paese? Perché noi abbiamo solo la possibilità di scappare e non di mettere le nostre vite, le nostre idee, le nostre forze e speranze per fare una proposta di pace?".
Nasce così la Proposta di Pace dei profughi siriani