
“Madamadorè ha perso sei figlie
[...]
paga il riscatto con le borse degli occhi
piene di foto di sogni interrotti”
(Volta la carta - F. De André)
L’ultima volta che avevo incontrato Gjon e Vera risaliva ormai a qualche mese prima, ero stata a trovarli poco prima di Pasqua e li avevo visti con le loro solite espressioni tristi stampate sul volto.
Lui faceva fatica ad alzare gli occhi dal suo bicchiere di raki, che si rigirava tra le mani, con i pensieri avvolti nella sua solita nebbia di malinconia. Lei era arrabbiata con la vita, che le ha riservato bocconi amari da digerire, tra cui una figlia uccisa per una vendetta assurda che si è presa anche i suoi ricordi più belli.
Sono tornata oggi, in una giornata torrida di luglio, con il volante che bolle tra le mani e l’acqua che luccica nel lago steso ad asciugare alla sinistra della strada deserta.